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Durante il lockdown molte abitudini quotidiane si sono stravolte ma sia nelle tendenze di acquisto che di consumo, l’acqua in plastica rimane sempre in cima alle classifiche.

Il confinamento domestico durante i mesi lockdown a causa della pandemia da COVID-19 ha avuto un forte impatto su quelli che sono le abitudini di acquisto e più di tutte sul consumo di acqua in bottiglia, probabilmente infuso anche da un senso di paura che il contagio si potesse diffondere anche attraverso l’acqua.

Ciò ha fatto registrare un notevole aumento della già alta produzione di platica per la realizzazione di bottiglie per l’acqua.

Come abbiamo sottolineato più volte l’Italia detiene il triste primato in Europa per il consumo di acqua in bottiglia di plastica, con un consumo di 222 litri di acqua pro capite l’anno.

Quarantena e consumo di acqua in plastica

Il lockdown ha costretto tutti gli italiani a trascorrere 7 giorni su 7, 24h in casa per prevenire la diffusione del contagio. Ciò ha influito notevolmente sulle abitudini di consumo, influenzate anche da un senso di paura e terrore e alimentate dalle fake news.

La quarantena ha visto un aumento dell’utilizzo di acqua in bottiglie di plastica e in generale di prodotti preconfezionati rispetto allo sfuso. 

Ad esempio, a spingere il consumo di acqua in plastica molte fake news secondo cui l’acqua che scorre dal rubinetto di casa, seppur potabile, fosse veicolo del temuto virus.

Una notizia falsa che è stata smentita sia dall’OMS che dal Ministero della Salute, secondo i quali non ci sarebbe nessun motivo per non bere l’acqua del rubinetto e contribuire al minore impatto ambientale della plastica.

Il più grave problema di questo trend di consumo, che sembra non arrestare la sua corsa, è la successiva filiera di smaltimento: su oltre 10 miliardi di bottiglie di PET di acqua minerale immesse nel mercato solo il 40% viene riciclato per generare nuovi prodotti. la restante parte finisce inesorabilmente nell’ambiente o viene incenerita, generando ugualmente inquinamento atmosferico.

Come ridurre il consumo di acqua in plastica con sistemi di depurazione

Se l’acqua degli acquedotti è considerata sicura ancor più lo è quella che viene depurata e trattata direttamente nell’impianto idrico domestico.

In quanto azienda impegnata nel sostenibile, Arte Acqua fornisce a tutti i suoi clienti le migliori soluzioni per depurate e filtrare ulteriormente le acque potabili domestiche.

Impianti di depurazione a ultrafiltrazione e ad osmosi inversa liberano l’acqua potabile del rubinetto da eventuali tracce di sabbia, metalli pesanti o residui dannosi, garantendo sempre acqua fresca e buona.

Con i depuratori d’acqua Arte Acqua puoi accontentare i gusti di tutta la famiglia: acqua naturale a temperatura ambiente, acqua frizzante o acqua fredda in un unico macchinario.

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