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Impariamo a conoscere questa importante caratteristica dell’acqua con gli esperti di Arte Acqua.

Avrai sicuramente sentito parlare di residuo fisso dell’acqua: si tratta di un dato che indica i sali disciolti all’interno dell’acqua e che viene misurato su un campione di un litro d’acqua sottoposto a evaporazione ed essicamento a 180°.

Questo parametro caratterizza sia le acque imbottigliate sia l’acqua potabile che scende dal rubinetto di casa. La presenza più o meno alta di sali all’interno dell’acqua ne determina le caratteristiche organolettiche, rendendola più o meno facile da bene per alcuni soggetti. In situazioni in cui il soggetto è sano il consumo di una tipologia di acqua piuttosto che un’altra è indifferente e dipende solo da una questione di gusto personale. In altri casi, come ad esempio la presenza di determinate patologie o la necessità di seguire una particolare dita, il consumo di un’acqua più o meno mineralizzata può fare la differenza.

La classificazione del residuo fisso

Il processo di mineralizzazione dell’acqua avviene in natura, grazie al passaggio dell’acqua tra le rocce ma deriva anche dalla sua permanenza nel sottosuolo, dove l’acqua si arricchisce di calcio, magnesio, zinco, iodio, potassio, ferro. In genere da rocce poco solubili come i graniti derivano acque minimamente mineralizzate, al contrario da rocce molto solubili come i gessi derivano acque molto mineralizzate.

A livello di parametri di residuo fisso si identificano acque:

  • ricche di sali minerali, valore residuo fisso maggiore di 1500mg/L
  • medio minerali, valore residuo fisso tra 500 e 1500 mg/L
  • oligominerali, valore residuo fisso tra 50 e 500 mg/L
  • minimamente mineralizzate, valore residuo fisso minore o uguale a 50 mg/L

E per quanto riguarda l’acqua del rubinetto?

L’acqua potabile che scorre dal rubinetto varia da città in città: il residuo fisso dipende molto dall’origine della risorsa idrica come abbiamo visto e dai trattamenti di potabilizzazione a cui è stata sottoposta. In genere comunque il residuo fisso dell’acqua del rubinetto è piuttosto alto.

Per ridurlo e rendere l’acqua più leggera senza però eliminare del tutto i sali minerali disciolti – importanti per il nostro organismo – esistono diverse soluzioni che gli esperti di Arte Acqua ti illustreranno ora.

Innanzitutto per conoscere in maniera precisa la composizione dell’acqua che scorre dal rubinetto l’unico modo è eseguire un test dell’acqua. I nostri tecnici prima di procedere con l’installazione di un qualunque sistema di trattamento delle acque eseguono l’analisi dell’acqua, un test gratuito che ti darà un riscontro oggettivo sulla qualità dell’acqua che utilizzi per idratarti e per cucinare. Solo dopo ti consiglieremo il sistema di depurazione più idoneo.

In particolare se necessiti di consumare un’acqua con un residuo fisso controllato e basso, il sistema più idoneo è il depuratore a osmosi inversa. Grazie a questo depuratore l’acqua passa attraverso una membrana semipermeabile che trattiene sali e non solo! I depuratori d’acqua liberano infatti il liquido anche da batteri, sostanze inquinanti, metalli, cloro.

Vuoi richiedere una consulenza per conoscere il residuo fisso della tua acqua di casa? Contatta Arte Acqua cliccando qui